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DOLOMITI

Tour della Cima Brenta da Molveno (2 giorni)

Un anello di due giorni per scoprire l'incredibile balconata delle Dolomiti del Brenta.
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E
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14:00 h
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33 km
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2390
9
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ESCURSIONE

Pur stando un po' in disparte rispetto al corpo centrale delle Dolomiti, le Dolomiti del Brenta hanno già un'aria apertamente dolomitica, con spettacolari torrioni, pinnacoli e pareti rocciose.

Questo anello fa un giro completo intorno al massiccio della Cima Brenta, toccando i Rifugi Grosté, Tuckett, Brentei e Pedrotti. 33km di estensione, di cui 20 sopra i 2000 metri di quota. E sono lì i segmenti più affascinanti, 20 chilometri di cammino ai piedi di imponenti pareti rocciose. Ideale per un trekking di 2 o 3 giorni, facendo tappa ad uno dei 4 rifugi.

Per questo anello si può partire da Molveno o da Madonna di Campiglio. Il vantaggio di partire da Molveno è che ci permette di goderci la balconata Grouts—Brentei—Pedrotti per intero.


Da Molveno (m865), la prima destinazione è il Rifugio Croz dell’Altissimo, nella alta Valle delle Seghe — il nome si riferisce alle antiche seghe ad acqua che venivano usate un tempo sul torrente Massò (una di queste, l’Antica Segheria Veneziana "Taialacqua”, è visitabile lungo il torrente Massò appena fuori Molveno).

Per arrivare al Rifugio Croz possiamo percorrere la (noiosa) strada di fondovalle della Valle delle Seghe, o il sentiero alto 340 che parte da un tornante sopra l’abitato. Lo sforzo è poi ripagato da un bel sentiero in falsopiano che ci porta al Rifugio Croz (m1430, 1.45 ore) fra gallerie, ponticelli, e viste sulla Valle delle Seghe sotto di noi. Per chi vuole, dal Molveno si può prendere l’impianto di risalita Molveno—Pradel (m1367, 9€ sola andata, aperto 8-18.45 a luglio e agosto, 8.30-17.45 a maggio, giugno e settembre), che ci risparmia circa 500 metri e 1.15 ore di salita.

Dal Rifugio Croz prendiamo poi il Sentiero delle Valle Perse (n322), e poi il n314 fra pietraie verso la Bocca della Vallazza (m2443, 2 ore). Quindi scendiamo verso i singolari Monte Turrion Alto e Monte Turino Basso, pinnacoli di roccia di origine vulcanica che si stagliano sui prati sottostanti. Da lì, pieghiamo a sinistra sul sentiero 301 per risalire al Passo del Grosté (m2442, 1.30 ore) e al vicino Rifugio Stoppani al Grosté.

Qui parte il segmento più mozzafiato dell’anello: una lunga traversata in falsopiano ai piedi di muragli di roccia, camminando fra prati punteggiati da massi di proporzioni colossali. Raggiungiamo così il Rifugio Tuckett (m2272, 1.30 ore), possibile tappa per passare la notte.

Proseguendo dal Tuckett, ci abbassiamo fino ad intercettare il Sentiero Bogani che arriva dalla Vallesinella e dal Casinei, e che ci accompagna fino al Rifugio Maria e Alberto ai Brentei (o Rifugio Brentei, m2182, 1.30 ore). Qui domina la scena la Cima Tosa, di fronte a noi. Da qui, puntiamo dritti nel vallone detritico fino alla Bocca di Brenta (m2552, 1.15 ore). La parte terminale passa per un nevaio con neve fino a tarda estate. Dall’intaglio della Bocca di Brenta, raggiungiamo il Rifugio Pedrotti lungo una cengia (m2491, 10 minuti), uno dei rifugi più spettacolari delle Alpi, a difesa di un passo fra la Valle delle Seghe e la Val di Ceda.

Dopo una o due radler, ci aspetta una lunga discesa a Molveno, per la Val di Ceda (3.30 ore) o per la Valle delle Seghe.

Mappa

MAPPA

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COSA PORTARE

La montagna è un ambiente pericoloso: assicurati di avere sempre l'attrezzatura adeguata — scarpe da escursionismo o trail, vestiti pesanti e impermeabili in caso di cambiamenti inaspettati delle condizioni metereologiche, un piccolo kit di emergenza.

 

Ho fatto una "nota della spesa" Amazon per verificare che tu abbia tutto — p.s. se compri da questi link, il 3% va a sostenere lo sviluppo e il mantenimento di Hikes of the World 🙏.

 

  • Maglietta traspirante (esempio)

  • Felpa, pile, o giacca leggera

  • Giacca a vento impermeabile (per esempio: uomo / donna)

  • Guanti e berretto (non si sa mai)

  • Zaino con copertura per la pioggia

  • Bastoncini da trekking (non indispensabili, ma aiutano a scaricare il peso dello zaino e ad alleggerire i colpi alle articolazioni)

  • Scarpe da trekking o da trail running (in gran voga ultimamente perché leggere. Queste Salomon — uomo e donna — sono un ottimo entry-level, meglio se Gore-Tex)

  • Per ferrate: kit completo da ferrata (io ho questo, molto leggero e compatto, con questo imbrago ed elmetto — o puoi comprare kit completi). Compra in negozio per ricevere supporto ad hoc

  • Per dormire una notte in rifugio: lenzuolo sacco o sacco a pelo leggero

  • Borraccia o thermos

  • Ramponcini leggeri se pensi di trovare ghiaccio o neve sul percorso

  • Power bank o caricatore per il cellulare

  • Macchina fotografica

  • Drone, per chi ama "volare" (usato con moderazione e a distanza da altre persone. Ho il DJI Mini 2 da oltre 2 anni e mi ci sono trovato molto bene. Il DJI Mini 3 permette anche di scattare fotografie in verticale)

  • Piccolo kit di emergenza (esempio)

  • Crema da sole (indispensabile)

  • Occhiali da sole

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